Il principio propone di cercare di separare nello tempo i due requisiti opposti.
Se un sistema o un processo, deve realizzare funzioni contraddittorie oppure operare sotto condizioni contrastanti, provate (teoricamente o praticamente) a programmare la sequenza di operazioni del sistema in modo tale che i requisiti, le funzioni o le condizioni che sono in conflitto si realizzino in momenti temporali diversi.
Esempio
Problema – Nella produzione di un filo metallico, il cavo viene fatto passare in un bagno di smalto liquido e poi in un foro calibrato che rimuove l’eccesso di smalto, dando al filo le dimensioni volute. Il foro di calibratura deve essere caldo per assicurare una calibratura affidabile. Se il movimento del cavo viene interrotto per più di pochi minuti, lo smalto all’interno dello stampo intorno al foro di calibratura cuoce, si indurisce e blocca il cavo. Il processo deve pertanto essere interrotto per tagliare il cavo, pulire lo stampo ed il foro di calibratura.
Contraddizione – Lo stampo deve essere caldo per il corretto svolgimento dell’operazione e freddo per evitare che lo smalto cuocia.
Il principio della separazione nel tempo suggerisce che lo stampo sia caldo mentre il cavo viene tirato attraverso il foro di calibratura, e sia freddo quando il filo non è in movimento.
Esiste un modo per scaldare o non scaldare automaticamente lo stampo e quindi il foro di calibratura? Mentre il cavo viene tirato verso il foro, è presente una grande forza che tende a tirare lo stampo nella stessa direzione. Di contro, quando il movimento del cavo cessa, non c’è più nessuna forza trainante.
Soluzione – Lo stampo potrebbe essere fissato ad una molla. Quando il processo è in corso, il cavo è in trazione e trascina lo stampo con il foro di calibratura nella zona di riscaldamento, comprimendo nel contempo la molla. Lo stampo potrebbe essere riscaldato sia per induzione o per contatto con le pareti calde della camera.
Quando il processo viene interrotto per qualche motivo, il cavo e quindi lo stampo non è più sottoposto a trazione, e la molla può spingere indietro lo stampo verso una zona fredda
A volte una contraddizione non viene inizialmente espressa come un vincolo temporale. È però possibile però risolvere queste contraddizioni cambiando le caratteristiche del sistema o dell’ambiente.
Esempio
Problema – Quando comparvero per la prima volta i film a schermo panoramico, la loro distribuzione era frenata dal fatto che i proiettori esistenti nella maggior parte delle sale cinematografiche non erano in grado di accettare i nuovi formati delle pellicole.
Il successo del nuovo formato dipendeva quindi dalla capacità di utilizzare i proiettori esistenti per mostrare i nuovi film a schermo panoramico.
Contraddizione – la pellicola deve essere larga per poter mostrare dei film con effetto panoramico, la pellicola deve essere stretta per poter essere inserita nel proiettore.
La contraddizione nel tempo può essere vista come: avere una macchina da presa panoramica per girare il film e avere molti proiettori tradizionali per mostrare il film diversi mesi dopo. Partendo dall’ultima condizione, una macchina da presa tradizionale deve avere un angolo panoramico utilizzando una pellicola tradizionale.
Soluzione – Una soluzione adottata è quella di inserire longitudinalmente dei fotogrammi panoramici nelle pellicole tradizionali, ruotando la macchina da presa di 90 gradi. Le ottiche e i diversi meccanismi dei proiettori erano relativamente facili da modificare per accettare i fotogrammi ruotati
(Le pellicole tradizionali scorrono verticalmente nelle macchine da presa e la larghezza dell’immagine ha quindi come limite la larghezza della pellicola. Registrando le immagini longitudinalmente, la possibile larghezza del fotogramma virtualmente infinita. Nel mondo del cinema sono state utilizzate diverse soluzioni per dare l’effetto panoramico, dalla semplice “mascheratura” della parte alta e bassa della pellicola, fino ad arrivare allo spettacolare CINERAMA,che utilizzava 3 proiettori, uno per la parte destra dello schermo, uno per la sinistra e uno per il centro, il tutto sincronizzato anche con il sonoro attraverso complessi accorgimenti meccanici)
Un’altra soluzione – Una soluzione alternativa è quella di comprimere otticamente le immagini per costringerle dentro i limiti dei fotogrammi tradizionali. L’immagine viene poi otticamente allargata in fase di proiezione per fornire immagini a schermo panoramico. (Questo tipo di distorsione e contro-distorsione ottica viene realizzato utilizzando lenti anamorfiche), il problema di come mantenere il coordinamento temporale fra l’immagine e la colonna sonora non viene descritto in questa esemplificazione.
Testo estratto da: Innovazione sistematica - un'introduzione a TRIZ, la teoria per la soluzione dei problemi inventivi - John Terninko, Alla Zusman, Boris Zlotin Traduzione di Sergio Lorenzi
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